Come verme ti incontrai

Ma col cuore di farfalla 

Tra preghiere di tua mamma

E le storie dei tuoi Mai 

I pensieri un po’ confusi

I silenzi tuoi regnare 

Il vuoto dei tuoi abusi

La speranza di aspettare

Eri già  salita in sella

Di un cavallo da domare 

Lo stupore di chi non crede

La fatica di perdonare 

Quella parte di te figlia

Agognando la tua briglia

In attesa della fede 

Senza luce ti sentii

Ma di stella tu brillavi 

Sempre sola tu gridavi

Di sorrisi mai svelati

Di emozioni complicate

Per ospiti distratti da mute, tue scenate 

In attesa di discorsi

Con un tempo per proporsi 

E così  pianin pianino

Osando insieme ogni gradino 

Come se ci fossimo parlati

In sentieri sconosciuti 

Della mente e della vita

Tra le mani ti ho sentita

Nel cercarti un po’ smarrita

Era un tremito dolcissimo

Era nuovo ma antichissimo 

Ed allora vidi dentro e due ali rimirai

Eran ali di farfalla

Di donna e di bambina 

Che oggi sa chi è, e a chi donarsi

Con la testa non più  china 

Con l’orgoglio di chi veglia

E che sa far della sua vita meraviglia

Vola via dunque, non esitare

Perché  chi vola stai sicura, potrà osare 

Palermo, 01-12-2008 – Gisa Maniscalco